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ECOBONUS 2018 – Agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica

 

Anno nuovo… le agevolazioni fiscali continuano!!!

La nuova legge di bilancio, approvata lo scorso dicembre, proroga le agevolazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica per tutto il 2018, seppur introducendo delle modifiche rispetto alla manovra precedente. Ricordiamo che, a prescindere dalla percentuale detraibile, l’ecobonus si applica come detrazione dall’IRPEF o dall’IRES ed è ripartita in dieci quote annuali uguali, a partire dall’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. In linea generale, l’attuale legge di bilancio prevede le agevolazioni fiscali del 65% per interventi di risparmio energetico pari ad almeno il 20%, con un tetto massimo di 100 mila euro.

Di seguito vediamo quali sono le conferme, le restrizioni e le novità, rispetto alla manovra del 2017.

Conferme

Le conferme rispetto alla manovra precedente riguardano gli interventi di coibentazione di pareti opache verticali e orizzontali, l’installazioni di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria, sostituzione di scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore e la sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione contestualmente all’installazione di valvole termostatiche. Mantengono la detrazione fiscale del 65% invece i sistemi ibridi costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione, sempre più diffusi negli ultimi anni poiché, l’installazione della pompa di calore, contribuisce alla copertura della quota di fabbisogno da fonte rinnovabile.

Riduzioni

Subiscono delle riduzioni al 50% le agevolazioni fiscali riguardanti l’installazione di infissi, di schermature solari e, per quanto rigarda la parte impiantistica, l’installazione di caldaie a biomassa. Particolare attenzione merita la sostituzione delle caldaie a condensazione, infatti, la sola sostituzione della caldaia, senza l’installazione di sistemi di termoregolazione, prevede la riduzione della detrazione fiscale dal 65% al 50%. Qualora vengano installate caldaie inferiori alla classe energetica A, non è prevista alcuna agevolazione fiscale.

Novità

Due novità dell’ultima legge di bilancio, che vengono citate a scopo informativo sono: la detrazione maggiorata (fino all’85%) per interventi su parti comuni di edifici condominiali che combinano la riduzione del rischio sismico alla riqualificazione energetica e la nuova agevolazione del 65% per l’installazione di micro-cogeneratori, ossia sistemi che producono congiuntamente energia elettrica ed energia termica, comportando un risparmio di costo rispetto alla produzione separata.

Condomini

Infine, per i prossimi 5 anni, è previsto un Ecobonus del 70% per tutti gli interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni degli edifici condominiali con un’incidenza superiore al 25% della superficie lorda. La detrazione passa al 75% qualora gli interventi siano relativi al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva degli edifici.

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Agevolazioni Fiscali per Interventi di Efficienza Energetica

Due delle misure più importanti riguardanti le agevolazioni nel settore edilizio sono le detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico, al 65%, e per le ristrutturazioni edilizie, al 50%.

Ecobonus

Gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici beneficiano della detrazione fiscale del 65%. Nel caso di interventi con un’incidenza superiore al 25% della totale superficie disperdente la detrazione sale fino al 70% mentre, se l’intervento è finalizzato a migliorare le prestazioni sia estive che invernali dell’edificio, la detrazione aumenta al 75% della spesa. Altra novità importante, è la possibilità di cedere lo sgravio fiscale a soggetti terzi, che non necessariamente abbiano eseguito i lavori.

Detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie

Un’altra tipologia di incentivo è la detrazione sull’Irpef del 50% sulle ristrutturazioni edilizie “semplici”, con un limite di 96.000 euro per unità immobiliare. Gli interventi incentivati sono veramente tanti e comprendono in linea di massima tutte le opere di manutenzione “straordinaria” e restauro, alcuni esempi: accorpamenti di locali, allargamento o nuova realizzazione di porte, finestre, lucernari, rimozione di barriere architettoniche o rifacimento scalini, installazioni di antifurti, citofoni, inferriate, cancelli, montascale, montacarichi, ascensori, impianti fotovoltaici con o senza batteria, realizzazione ex-novo di box auto o garage, grondaie, ritinteggiatura o rifacimento della facciata, marciapiedi e pavimentazioni esterne, serramenti e saracinesche, trasformazione di un balcone in veranda, opere finalizzate alla sicurezza statica e antisismica, rifacimento del tetto.

Per il nostro settore è prevista la detrazione per l’installazione di stufe, caldaie, condizionatori, impianti idrico/sanitari, scarichi e canne fumarie. Inoltre, la detrazione fiscale fa particolare attenzione all’installazione di impianti che sfruttano le fonti rinnovabili di energia.

Le opere di manutenzione “ordinaria”, invece, sono detraibili solamente per interventi su parti comuni dell’immobile.

 

Come viene ripartita la detrazione fiscale?

La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

La detrazione è cumulabile con altri tipi di incentivi?

No. La detrazione fiscale, per uno stesso intervento, non è cumulabile con altri tipi di incentivi.

Chi può fruire della detrazione?

Possono usufruire della detrazione sulla spesa sostenuta per la ristrutturazione edilizia chiunque sia soggetto all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), sia esso proprietario dell’immobile, titolare di diritto di godimento sull’immobile oggetto dell’intervento, ad esempio un inquilino, o un mero familiare convivente, a patto che sostengano le spese.

Le società e gli imprenditori possono beneficiare della detrazione fiscale purché gli immobili non rientrino fra i beni strumentali o merce.

Cosa succede in caso di vendita dell’immobile?

In caso di vendita dell’immobile, il venditore può scegliere se continuare a beneficiare della detrazione fiscale oppure se cederla all’acquirente, purché quest’ultima sia una persona fisica. In assenza di specifiche indicazioni, il beneficio viene trasferito al cliente.

Cosa si intende per manutenzione straordinaria?

Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso. Nel caso di demolizione e ricostruzione dell’immobile, l’intervento non è incentivato poiché è considerata come “nuova costruzione” mentre, nel caso di ristrutturazione e ampliamento, l’incentivo spetta solamente alla parte esistente dell’immobile.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il documento “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” dell’Agenzia delle Entrate (versione aggiornata 14 giugno 2017).