Archivio mensileNovembre 2017

DiGuzzon Impianti

La Ventilazione Meccanica Controllata negli Edifici Residenziali

Gli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con recuperatore di calore, si stanno diffondendo velocemente nell’impiantistica moderna e, mentre fino a poco tempo fa era un’applicazione utilizzata quasi esclusivamente in ambito commerciale o professionale, ultimamente sta avendo un’ampia diffusione anche nel settore residenziale. Gli impianti VMC si stanno diffondendo e stanno coprendo tutti i settori edilizi, proprio nell’ottica che entro il 2020 gli edifici dovranno essere ad energia quasi zero. Infatti, solo mediante l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata è possibile raggiungere la massima prestazione energetica dell’edificio.

Cos’è?

Un sistema di ventilazione meccanica controllata è un impianto che garantisce un continuo ricambio d’aria all’interno di un edificio, con il vantaggio di poter controllare anche la qualità dell’aria immessa e ricambiata. Nei settori commerciali o similari, gli impianti VMC hanno da sempre ricoperto un ruolo fondamentale per quanto riguarda il benessere interno degli occupanti e la riduzione dei consumi energetici globali dell’edificio stesso.

Oltre a fornire il giusto ricambio d’aria per l’edificio, permettono di risolvere problematiche relative alle strutture edilizie, la più diffusa è sicuramente la formazione di muffe, in presenza di ponti termici e dove la percentuale di umidità relativa è elevata (nei bagni o nelle cucine), oppure dove la salubrità dell’aria è un fattore essenziale per la salute delle persone (nelle camere da letto o nelle singole stanze dove gli occupanti trascorrono gran parte del loro tempo).

Quali sono le tipologie?

Esistono fondamentalmente due sistemi di ventilazione meccanica per gli edifici residenziali: impianti con unità a singolo flusso o a doppio flusso.

Gli impianti VMC a singolo flusso sono caratterizzati da canali e bocchette di sola mandata dell’aria di rinnovo. L’espulsione avviene invece attraverso appositi fori, presenti solitamente nei serramenti, i quali permettono la sola fuoriuscita dell’aria a causa della leggera sovrappressione dell’ambiente interno, rispetto a quello esterno, che viene generata dall’assenza della ripresa dell’aria dai locali.

Gli impianti VMC a doppio flusso differiscono da quelli a singolo flusso per il fatto che viene installata un’unità di ventilazione che gestisce l’immissione e la ripresa di aria dai singoli locali, completa di sistema di recupero di calore. In particolare, i recuperatori di calore a flussi incrociati sono sistemi di recupero di tipo statico, ossia non hanno alcun elemento in movimento e trovano larga diffusione negli impianti VMC, soprattutto per il loro ridotto spazio in termini di altezza. Essi, infatti, permettono di realizzare unità di ventilazione di ridotto spessore, permettendo una migliore collocazione delle stesse anche in zone dell’immobile nelle quali si prevede l’installazione a soffitto, senza necessariamente dover predisporre un locale specifico. Gli scambiatori a flussi incrociati utilizzati negli impianti VMC di tipo domestico sono equipaggiati con recuperatori di calore con flussi d’aria in controcorrente, che sono in grado di raggiungere valori di efficienza attorno a 70-80%.Questi sistemi hanno tra i tanti vantaggi quello di poter recuperare grande parte dell’energia richiesta per il mantenimento delle condizioni interne, scambiando calore tra l’aria di mandata e l’aria estratta, riducendo notevolmente i consumi energetici.

Sono previste agevolazioni fiscali?

Per tutti i motivi visti in precedenza, l’impianto VMC permette ridurre i consumi energetici e di aumentare la classe energetica dell’edificio.

Dunque, se l’impianto VMC rientra in un contesto di riqualificazione globale energetica dell’edificio esistente gli impianti VMC possono beneficiare delle detrazioni fiscali del 50% (Bonus Ristrutturazioni), come previsto dall’attuale Legge Finanziaria.

Inoltre, qualora gli impianti VMC vadano ad aumentare la classe energetica dell’edificio possono accedere anche alle detrazioni fiscali Irpef o Ires del 65%, le quali, oltre a garantire una maggiore detrazione, permettono di accedere ai benefici indotti dall’Ecobonus, già affrontati nella relativa news.